Ringrazio Emanuele che mi ha inviato
questa poesia dedicata al papà
Alla mattina tutti stanno dormendo
quando il babbo già si sta alzando.
Si alza, si lava e si veste assai lesto,
poi esce di casa che è ancor molto presto.
Giù in garage la sua auto l’ aspetta
per portarlo al lavoro a guadagnar la michetta.
La strada da fare è lunga e noiosa
e la percorre pensando a chi a casa riposa;
e mentre lui va per la solita via
ascolta la radio che gli fa compagnia.
Fra una canzone e qualche notizia
ecco imboccata la Milano - Venezia
che come un serpente, al buio, si snoda
e come ogni giorno è tutta una coda.
Poco più in là c’è poi il tangenziale
e il solo guardarlo fa già stare male,
ma, facendosi forza e con tanto coraggio,
passa il casello e paga il pedaggio.
L’ultimo tratto di strada da fare
è in mezzo a un paese che si sta per svegliare
e il pensiero ritorna a quei due birbaccioni,
che solo da poco hanno aperto gli occhini;
insieme alla mamma ora stanno mangiando
pensando al babbo che ancor sta guidando.
…dopo la curva, la strada è diritta,
ed ecco, là in fondo, si vede la ditta…