La castagna rotondetta
nella teglia buchettata
danza, salta, piroetta
con la bocca spalancata.
Fa versacci a più non posso
perché il fuoco ch’è vicino,
che le arriva quasi addosso,
la solletica un pochino.
Le s’inchina la testina,
ed il cuore le si dona
come un cuor di pratolina.
L’aria, intorno, odora, odora.