L'inserimento del bambino nella scuola dell'infanzia
Gli Orientamenti dicono: «Al suo ingresso nella scuola materna il
bambino ha già una sua storia personale, che lo ha condotto a possedere
un complesso patrimonio di atteggiamenti, capacità ed orientamenti.
Egli appare un soggetto attivo, curioso, interessato a conoscere e capire,
capace di interagire con gli altri e di servirsi della loro mediazione per
conoscere e modificare la realtà.
In questo periodo si vanno verificando cambiamenti considerevoli che interessano
sia lo sviluppo percettivo, motorio, comunicativo, logico e relazionale,
sia le dinamiche affettive ed emotive, sia la costruzione dei rapporti e
l'acquisizione delle norme sociali.
Lo sviluppo cognitivo, partendo da una base percettiva, motoria e manipolativa,
si articola progressivamente in direzioni sempre più simbolico-concettuali.»
«I processi di socializzazione sono favoriti dal gruppo dei pari,
che si presenta come totalità dinamica nella quale, attraverso le
sue varie articolazioni, ogni soggetto influenza gli altri ed è a
sua volta influenzato da loro, e consente di sperimentare diverse posizioni
sociali (di attività o di passività, di iniziativa o di acquiescenza,
di autonomia o di dipendenza) in una situazione di coesione e di vicinanza
interpersonale. Nelle relazioni con i coetanei, oltre che in quelle con
gli adulti, il bambino sperimenta l'esistenza di regole e norme sia specifiche
che generali, giungendo anche a cogliere le ragioni della loro necessità.
Le norme etiche, progressivamente interiorizzate, acquistano, in virtù
dei sentimenti di empatia che le sostanziano, un senso che si estende oltre
il piano cognitivo e pragmatico per collocarsi in rapporto all'intera esperienza
del bambino.»
A tre anni, quindi, il bambino matura abilità che vanno oltre l'ambiente
familiare: diventa capace di affermare se stesso, di entrare in rapporto
con i coetanei, di giocare con maggiore sicurezza nei movimenti, di disegnare,
di ricostruire situazioni secondo nuovi modelli mentali...
Il bambino è pronto al fare il suo ingresso nella scuola dell'infanzia!
Ma l'arrivo a scuola è, anche, un momento importante, che coinvolge
diversi soggetti, prima di tutto il bambino, poi la mamma e l'insegnante.
L'ingresso nella scuola dell'infanzia rappresenta, quindi, un momento di
crescita per il bambino e il riconoscimento di una vita autonoma rispetto
alla famiglia, ma è anche un momento delicato per le implicazioni
emotivo-affettive del distacco dalla madre e dalla famiglia.
I genitori, invece, si preparano al distacco e, spesso titubanti, sperano
di trovare un ambiente sereno, accogliente e stimolante dove i propri figli
possano crescere.
Le insegnanti s'immaginano il gruppo nuovo, fanno progetti e pensano già
a delle modalità d'intervento.
E' necessario che il passaggio del bambino dall'ambiente familiare all'ambiente
scolastico sia graduale; inoltre il tempo necessario a completare l'inserimento
varia a seconda del bambino.
L'insegnante, preparerà con cura gli angoli della sezione e gli spazi
per le attività, offrendo al bambino il tempo necessario per inserirsi
con calma e serenità.
Il ruolo genitori è molto importante: il bambino ha bisogno di sentire
il papà e la mamma "vicini", senza forzature né
ricatti, i genitori devono favorire un inserimento graduale in un clima
di fiducia.
Ma..... quali
attività organizzano le insegnanti per il bambino?