Ero in cucina giravo la polenta
E il bruco me l'ha spenta
E il bruco me l'ha spenta
Ero in cucina giravo la polenta
E il bruco me l'ha spenta
e non mi lascia star
Uhe!
Rit.
Diamo la caccia al bruco
Diamo la caccia al bruco
Diamo la caccia al bruco
Che non mi lascia star
Uhe!
Ero nell'orto coglievo l'insalata
E il bruco l'ha mangiata
E il bruco l'ha mangiata
Ero nell'orto coglievo l'insalata
E il bruco l'ha mangiata
e non mi lascia star
Uhe!
Rit.
Diamo la caccia al bruco
Diamo la caccia al bruco
Diamo la caccia al bruco
Che non mi lascia star
Uhe!
Ero nel bagno facevo pulizia
E il bruco non va via
E il bruco non va via
Ero nel bagno facevo pulizia
E il bruco non va via
e non mi lascia star
Uhe!
Rit.
Diamo la caccia al bruco
Diamo la caccia al bruco
Diamo la caccia al bruco
Che non mi lascia star
Uhe!
Ero nel letto leggevo il giornaletto
E il bruco me lo ha letto
E il bruco me lo ha letto
Ero nel letto leggevo il giornaletto
E il bruco me lo ha letto
e non mi lascia star
Uhe!
Rit.
Diamo la caccia al bruco
Diamo la caccia al bruco
Diamo la caccia al bruco
Che non mi lascia star
Uhe!
Ero al mare guidavo il bastimento
E il bruco salta dentro
E il bruco salta dentro
Ero al mare guidavo il bastimento
E il bruco salta dentro
E non mi lascia star
Uhe!
Rit.
Diamo la caccia al bruco
Diamo la caccia al bruco
Diamo la caccia al bruco
Che non mi lascia star
Uhe!
Ero a Pisa
salivo sulla torre
e il bruco mi rincorre
e il bruco mi rincorre
ero a Pisa
salivo sulla torre
e il bruco mi rincorre
e non mi lascia star
Uè
rit.
C'era una volta un bruchetto
che mangiando
cresceva ogni giorno un pezzetto.
Lunedì, il giorno rosso
si mangiò un grande osso,
Martedì il giorno arancione,
ingoiò un intero melone.
Mercoledì il giorno giallo,
pensò di mangiare un gallo,
Giovedì il giorno verde,
mangiò solo verze.
Venerdì, il giorno azzurro,
spalmò sul pane tanto burro.
Sabato il giorno blu,
non ne poteva più
e mangiò solo ragù.
Domenica, il giorno viola,
sentendosi ancora pieno
decise di mangiare meno,
ma vedendo una bella torta pensò:
"Che me ne importa,
passo ancora dalla porta!!!"
La torta nella pancia finì
e rimandò la dieta a lunedì!
e da lunedì ricominciò.
Si formano almeno due squadre che impersonano ognuna un bruco.
I giocatori si dispongono in fila indiana a distanza ravvicinata, ma senza toccarsi. Chi impersona la testa del bruco ne guida i movimenti: può camminare, correre, arretrare e inventarsi l'andatura che preferisce.
L'obiettivo di ogni squadra è quello di tagliare il bruco avversario in una parte del corpo, di solito quella in cui i giocatori si distanziano troppo tra di loro, insinuandosi poi nello spazio libero formatosi se ne ingloberà la parte finale (la coda) aumentando così la lunghezza.
Se i partecipanti sono molti è consigliabile formare in partenza diversi bruchi: la confusione è assicurata!
Vince il bruco che, allo scadere del tempo prestabilito, risulta essere il più lungo.