L'insegnante invita i bambini a muoversi nello spazio con spostamenti liberi, dando loro indicazioni precise aiutandosi con una filastrocca:
Ambarabà ciccì coccò
tre civette sul comò
che giocavano a pallone
dietro la porta del salone
(i bambini eseguono il comando);
tre civette sul comò
che giocavano al dottore
sotto la panca per il dolore
(i bambini eseguono il movimento)
tre civette sul comò
che andavano in bagno
per trovarci un bel ragno
(i bambini si recano in bagno)
tre civette sul comò
che saltavano a più non posso
poi cadevano nel fosso
(i bambini mimano il comando) ecc.
Tutti i giocatori sono liberi di muoversi in silenzio nel campo da gioco (ampio senza ostacoli) attorno a un compagno bendato, scelto dalla sorte, e che possono provocare, anche toccandolo.
La "mosca cieca" deve cercare di prendere uno degli altri giocatori; chi è toccato non può scappare e prende il posto della mosca cieca.
Il gioco può essere proposto ad un singolo o a coppie di bambini.
Il gioco dei mestieri consiste nel formare un grosso cerchio al centro del quale, a turno, un bambino (o una coppia di bambini) dovrà mimare, senza
parole, un mestiere. Il primo che riesce ad indovinare di che mestiere si tratta va al centro e mima a sua volta un altro mestiere, e così via...
Se si decide di giocare in coppie, bisognerà che la coppia di turno decida anticipatamente che mestiere mimare, ma non si dovrà comunque usare la voce.
Dopo aver stabilito una piccola zona (casa) dove il lupo non può accedere, si procede al sorteggio del bambino che impersonerà il lupo.
Successivamente ogni bambino dovrà pensare un frutto.
Il lupo bussando ad una fantomatica porta dirà: Toc, Toc, Toc
I bambini : Chi è?
Il lupo: Sono il lupo mangia frutta!
I bambini : Che frutta vuoi?
Il lupo dirà il nome di un frutto (es. mela)
Se nel gruppo c'è un bambino che ha pensato la mela, inizierà a correre cercando di non farsi prendere , quando lo riterrà opportuno, per poter sfuggire al lupo si potrà rifugiare nella casa, e quindi il lupo dovrà rifare una nuova richiesta, altrimenti si invertiranno i ruoli ( il lupo diventa un frutto e quindi va nella casa insieme agli altri, e il frutto di conseguenza diventa il nuovo lupo che darà inizio al nuovo giro).
Tutti i bambini, tranne uno che fa il lupo, girano in tondo, tenendosi per mano e cantano:
Presto andiamo per di qua,
finché il lupo non ci sta...
perché se arriverà...
poi ci mangerà!
Poi si fermano e chiedono:
Lupo, ci sei?
Il "lupo" risponde: Sì
I bambini chiedono:
cosa fai?
Il "lupo" risponde:
vengo a mangiarvi!!!
Quando il lupo esce dalla sua tana tutti scappano per non essere presi e mangiati.
Il bambino preso diventa a sua volta lupo.
Vengono scelti tre lupi che al via dovranno rincorrere le pecore.
Le pecore che sono state acchiappate dovranno rimanere immobili con le gambe divaricate, e potranno essere liberate dalle altre pecore quando queste gli passeranno sotto le gambe!
Se i lupi riescono ad acchiappare tutte le pecore vincono, se allo scadere del tempo (esempio 5 minuti) ci saranno ancora pecore libere saranno loro a vincere il gioco!
Tante spugne quanti sono i giocatori (vanno bene quelle piccole per lavare i piatti).
Si formano due squadre divise da una fune.
Al centro del pavimento si dispongono le spugne.
Appena parte una canzoncina i bambini iniziano a lanciarle nello spazio avversario. Al termine della canzoncina, la squadra con meno spugne nel proprio spazio avrà vinto!
Ci si dispone a due a due, uno di fronte all'altro a una distanza di circa un metro. Ci si guarda negli occhi. Dopo un momento di concentrazione, seguendo il segnale dell'animatore, uno dei due partner inizia lentamente ad eseguire una serie di movimenti che l'altro deve riprodurre come fosse uno specchio. I due devono continuare a guardarsi negli occhi. È importante muoversi con tutto il corpo e coinvolgere nel movimento anche l'espressione del viso. Dopo alcuni minuti si invertono i ruoli.
Il gioco consiste nell'attribuire ai colori del semaforo delle azioni legate al comportamento dei pedoni e delle macchine.
Con il verde si corre, con l'arancione si cammina, con il rosso ci si ferma. Al comando del colore i bambini devono eseguire la giusta mossa, come se fossero macchinine che al semaforo rosso si fermano, al verde ripartono e con l'arancione iniziano a rallentare.
E' un gioco adatto ai più piccoli, ma se integrato con altri colori, può piacere anche ai più grandi.. per esempio il blu, può diventare il parcheggio-sosta da sdraiati (i cartelli dei parcheggi sono blu), ecc.
un bambino si volta verso il muro cantando:
Le belle statuine
d'oro e d'argento
del 1500
eccole qua.
Gli altri devono assumere la posizione che preferiscono e rimanere immobili.
Il bambino voltato verso il muro, dopo aver chiesto se sono pronti, si gira verso gli altri bambini, colui che non è perfettamente immobile come una statua deve interrompere il gioco.